Vigilanza negli ospedali, fermento nella politica

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Vigilanza negli ospedali, fermento nella politica

L'appalto è da 200 milioni per 4 anni. È un appalto da quasi 200 milioni per 4 anni e riguarda un settore delicatissimo della sanità: la vigilanza arm

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L’appalto è da 200 milioni per 4 anni. È un appalto da quasi 200 milioni per 4 anni e riguarda un settore delicatissimo della sanità: la vigilanza armata negli ospedali campani. “Hanno fatto l’en plein le aziende che fanno capo a un unico soggetto”, ha denunciato in una interrogazione alla Camera il 4 febbraio Roberto Traversi, deputato eletto tra le fila dell’M5s. In realtà la gara, partita a maggio 2019, è ancora in corso: non c’è stata ancora una aggiudicazione da parte di Soresa, centrale degli acquisti regionale che gestisce la procedura, ma è stata resa nota la graduatoria con i punteggi ottenuti dalle ditte partecipanti.

A piazzarsi nelle prime posizioni dei 16 lotti, in cui è suddiviso il bando, ci sarebbero le aziende che fanno riferimento a un unico gruppo. Regola vuole, come specificato nel disciplinare di gara, che ciascun concorrente non possa aggiudicarsi più di 4 lotti (salvo altre circostanze specificate nel bando, ndr). Per questo quell’appalto agita la politica con interventi bipartisan perché, prima di finire in parlamento, aveva già attirato l’attenzione in Regione del consigliere di Fratelli d’Italia Marco Nonno.

Il 3 dicembre Nonno (sospeso di recente dalla carica per effetto della legge Severino, ndr) scriveva a Soresa: “l’esito della gara, tenutasi in videoconferenza publica, ha prodotto risultati sorprendenti e inquietanti”. E il consigliere indicava “un reticolo di aziende, facenti capo a un unico centro decisionale, che vuole accaparrarsi tutti i servizi di sicurezza della sanità campana”. Ancora: il consigliere evidenziava “che sono emerse tariffe orarie scandalose e svantaggiose per tutti: in primis per i lavoratori che saranno sottopagati e per le Asl che patiranno un danno per la conseguenze scarsità delle prestazioni a loro rese”.

È chiaro che con la pandemia la vigilanza degli ospedali ha assunto un valore ancora più importante. Un’attività che diventa quasi vitale in una regione dove i nosocomi subiscono assalti da parte di familiari di vittime e pazienti. E peggio ancora, in una regione dove gli ospedali , come hanno dimostrato recenti indagini della magistratura, sono finiti persino sotto il controllo della criminalità organizzata. Da Soresa sottolineano come “non ci sia ancora l’esito della gara, i tempi sono fisiologici per procedure di questo tipo e la commissione è ancora a lavoro”. Per cui i risultati delle graduatorie rese note potrebbero cambiare. C’è chi invoca “l’annullamento della gara”, chi si aspetta che la procedura resti congelata fino al cambio al vertice di Soresa che potrebbe scattare fra non molto. Come andrà a finire?

Fonte la Repubblica (Alessio Gemma)