Cinquantadue operatori su una superfice di 200mila metri quadri, un volume d’affari dell’indotto di cinquanta milioni di euro. Numeri importanti per u
Cinquantadue operatori su una superfice di 200mila metri quadri, un volume d’affari dell’indotto di cinquanta milioni di euro. Numeri importanti per una struttura, che invece, non riesce a decollare del tutto. Si tratta del Mog, il mercato ortofrutticolo di Giugliano. La nascita del mercato risale al 1920, subito dopo la prima guerra mondiale, dove fu concentrata su una sola area l’offerta del prodotto ortofrutticolo dell’agro giuglianese. La struttura, per diversi anni, era situata dove oggi sorge la villa comunale di corso campano per poi passare, nel 1989, in via Santa Maria a Cubito. Il neo presidente della Comer Frutta, Mimmo Porcaro , a capo dell’associazione dei commissionari, ha già avviato un dialogo con l’amministrazione comunale per il rilancio della struttura. Il mercato ortofrutticolo di Giugliano opera per un periodo che va da marzo ad ottobre con una commercializzazione che riguarda prevalentemente fragole, ciliege, pesche, prugne, albicocche e la mela annurca: prodotti di prima scelta che arrivano sulle tavole di tutta Italia e d’Europa. I commissionari sperano che la struttura possa diventare il centro del sud Italia per quanto concerne la commercializzazione dei prodotti nostrani.